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MASTERCHEF ITALIA 13 - REVIEW EPISODIO 20

La prova in esterna del ventesimo episodio di MasterChef 13 è ambientata in quello splendore che è la Mole Antonelliana di Torino, che ospita il Museo Nazionale del Cinema.  Ai nostri sei eroi rimasti il compito di preparare dei piatti che possano unire la magia del cibo e quella del grande schermo, che spesso vanno di pari passo. Basti pensare ai Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, al courtesan al cioccolato di Grand Budapest Hotel o i maccheroni di Alberto Sordi. Conosciamo già le squadre che si sfideranno in questo match.  Con il grembiule rosso abbiamo Sara ed Eleonora , la prima vincitrice dell'Invention e la seconda reclutata tramite vantaggio.  Con il grembiule giallo giocano con noi Michela e Niccolò , i peggiori dell'Invention graziati dalla non eliminazione. Con il grembiule blu restano Kassandra e Antonio , uniti di default. A giudicare questa prova specialissima saranno dei critici, tanto gastronomici quanto cinematografici. A capitanarli sono Al...

MASTERCHEF ITALIA 13 - REVIEW EPISODIO 17


Il diciottesimo episodio di MasterChef Italia 13 si apre con un randomico paragone con gli scacchi, che i giudici utilizzano per capire chi vuole far fuori chi. 

Niccolò ammette di voler eliminare Antonil che a sua volta vorrebbe eliminare Michela. Settimino indica Kassandra, mentre Kassandra vorrebbe far fuori tutti indistintamente, uno dopo l'altro, come gli invitati di Harper's Island. 

Alla Tuta Gold di Mahmood, Masterchef risponde con una Golden Mistery molto particolare fatta di ingredienti alternativi che sembrano qualcosa e invece sono tutt'altro. 

C'è una bistecca vegetale stampata in 3D, un lievito alimentare disattivato, olio di cocco da usare al posto del burro, funghi pleurotus, alga dulse, foglia d'ostrica, latte di patate, acqua faba, farina di ceci e ricotta di mandorle. 

La sfida è realizzare un piatto del futuro, vegetale e sostenibile, con tutti questi ingredienti sostitutivi di ingredienti tradizionali. I migliori andranno dritti in balconata, evitando l'Invention Test. 

C'è però una piccola novità. Passati 30 minuti dal via, chiunque potrà andare a suonare un campanaccio tipo quello del Musichiere. Da quel momento in poi, avranno tutti un solo minuto di tempo per ultimare il piatto. 

Michela è rimasta l'unica concorrente a poter sfruttare il twist delle Golden Pin. Al momento ne ha due, da poter utilizzare solo nel prossimo Invention Test e nel successivo Skill Test. In poche parole, è potenzialmente salva per questo e per il prossimo episodio. 

Durante la cucinata, Niccolò beve gli ingredienti direttamente dalla brocca, mentre Kassandra cuoce preventivamente quello che nelle intenzioni dovrebbe essere il ripieno di qualcosa. La cosa fa arrabbiare chef Barbieri, sia perché i ripieni non si cuociono, sia perché Kass non gli dà minimamente ascolto. 

Mentre Niccolò e Cannavacciuolo convengono sul non capirsi a vicenda, il tempo scorre e mancano già quattro minuti per accedere alla campana. Antonio vorrebbe andare, ma vuole prima assicurarsi che la sua amica Deborah abbia finito. Sarà proprio Deborah a dare ad Antonio il permesso di suonare, scatenando le frecciatine dei giudici. 

Kassandra, che poco prima dello stop stava ancora stendendo la pasta, non ha fatto in tempo ad impiattare i ravioli. Michela, invece, ribattezza direttamente il suo burrito come "schifito". 

Questi i piatti migliori promossi all'assaggio: 

Antonio - Semplicità di un fungo
In quanto concorrente a suonare, Antonio è il primo ad essere chiamato all'assaggio. Il suo piatto è buono e pensato per essere ultimato in soli 30 minuti. Una scelta saggia ed intelligente. 

Sara - Normalità alternativa
Un piatto in cui tutto funziona bene, ma i cui elementi risultano leggermente staccati tra loro. La salsa, in particolare, riceve commenti entusiasti. 

Eleonora - Filetto alla Veg-linton mignon
Ele rivisita in chiave vegana il celebre filetto alla Wellington. La presentazione è veramente appetitosa e, per i giudici, i sapori ricordano l'originale nonostante gli ingredienti sostitutivi. 

Niccolò -Fake Pulled Pork
Il nostro dottore ha sfilacciato la carne vegetale per realizzare una finto panino, che però non ha avuto il tempo di completare come avrebbe voluto. 

La vincitrice della Mistery Box è Eleonora, ma anche Sara e Antonio salgono con lei in balconata. Niccolò, invece, si aggiunge agli altri quattro concorrenti che dovranno affrontare l'Invention Test. Per alcuni sarà però una gara a quattro, dal momento che Michela è armata fino ai denti di Golden Pin. Secondo Sara, però, Michela potrebbe non giocarla per puntare a vincere l'Invention Test e il vantaggio di mettere in difficoltà qualcuno nella sfida seguente. 

Protagonista della prova, per la gioia di tutti i nasi presenti, è l'aglio. In studio ce ne sono ben tre varietà: l'aglio nero della Corea, l'aglio rosa di Nicastro e l'aglione della Val di Chiana, che per il suo sapore dolce è consigliato anche per i baci. 

I giudici invitano i concorrenti a prendere in dispensa soltanto dieci ingredienti esatti e la cosa puzza più dell'aglio. Niccolò, infatti, decide di fare la spesa tenendo in mente due piatti diversi. 

Il twist in agguato è quello del vampiro. I concorrenti, a turno, dovranno infatti vampirizzare un avversario sottraendo due ingredienti dalla sua spesa. A decidere chi sarà il primo vampiro è Eleonora, vincitrice della Mistery Box, che subito indica qualcuno che potrebbe ragionare come lei, ossia l'inseparabile Niccolò. 

Niccolò, dunque, decide di sottrarre spaghetti e peperone dal cestino di Settimino.
Settimino, diventato a sua volta vampiro, ricambia sottraendo al dottore spaghetti e baccalà. 
Michela è diventata vampira per non si sa quale motivo, secondo i giudici perché si trova alla destra di Settimino. Michi decide di privare Deborah di riso e pane, con l'intento di colpire un'avversaria tosta che sta attraversando un momento di fragilità. 
Deborah risponde al colpo sottraendo a Michela capesante e scarola. Mossa non molto saggia, secondo me, dal momento che non ha molto senso penalizzare qualcuno di potenzialmente immune. Io avrei colpito uno degli altri tre avversari per aumentare le mie possibilità di salvezza. Avrei magari lasciato Niccolò con sei ingredienti su dieci. 
Questo ragionamento è lo stesso di Kassandra che, diventata vampira, evita di colpire Michela per fiondarsi ancora su Settimino, togliendo dalle sue frecce passata di pomodoro e fagiolini. 

Nessuno ha tolto nulla a Kassandra, piuttosto spiazzata dal non avere materiale per cui lamentarsi. 

Mentre Niccolò si affida allo spirito della cozza, un po' come l'ideale dell'ostrica dei Malavoglia, Michela ha tutte le intenzioni di preparare una bruschetta, in memoria del prosciutto e melone di Rachida. 

Deborah ammette di sentirsi sottotono da qualche tempo. Qualche postazione più in là, invece, Settimino sta friggendo degli enormi pezzi di aglio. Capisco che fritte siano buone anche le suole, ma sull'aglio continuo a nutrire dei dubbi. 

Ed eccoci giunti agli assaggi: 

Kassandra - Spaghetti al nero di aglio
Ottima presentazione, e unendo vongole e fiori non era semplice. Per Cannavacciuolo la scelta dell'aglio nero è azzeccata e anche chef Barbieri riempie il piatto di complimenti. Una cosa insolita, che rende Kass particolarmente felice. 

Deborah - Polpaglio
Una porzione un po' striminzita in cui l'aglio è stato usato in particolare nel brodo, che piace. Ciò che piace di meno è proprio il polpo, paragonato alla suola di una scarpa. Antonio vede Deb particolarmente spenta ed è lei stessa a raccontarsi ormai come arresa. Cannavacciuolo le ricorda dov'è la porta, in modo da darle una svegliata. Deborah, in confessionale, sostiene di non dover andar via prima di Kassandra, Niccolò e Michela. 

Settimino - L'aglio dell'amore
Aglio, gorgonzola e pecorino tutto insieme. Per i giudici l'aglio, un pezzo enorme da prendere e mordere, è ancora troppo crudo e quindi immangiabile. Chef Barbieri dice che l'idea poteva anche starci, ma bisognava bollire l'aglio cinque volte nel latte. Ma nemmeno settanta volte, per quanto mi riguarda. 

Niccolò - L'aglio che va a Marina
Niccolò ha dedicato il piatto alle coste romagnole che gli hanno dato i natali. Una portata molto bella alla vista, anche molto bilanciata secondo il parere dei giudici, in particolar modo per quanto concerne l'acidità in accostamento all'aglio. 

Michela - Bruschetta pomodoro e aglio
Alla fine lo ha fatto davvero. Michela è entrata nella storia di MasterChef Italia presentando una semplice bruschetta, seppur con qualche ingrediente particolare. Michi ammette di non essersi sforzata più di tanto poiché intende giocare una delle sue Golden Pin. Il suo discorso non fa una grinza: perché impazzire e stancarsi se ha due Pin? Ha deciso di sfruttare l'occasione per riprendere le energie. Il piatto non è granché, e ai giudici non sta bene. Locatelli le dice che si ricorderanno di questo piatto, allo stesso modo Cannavacciuolo sottolinea quanto invece si ricorderanno del buon piatto di Eleonora. Anche dalla balconata ci sono delle proteste. Per Antonio presentare quella bruschetta è vergognoso. Eleonora è arrabbiata e lo trova irrispettoso. Michela difende la legittimità delle sue motivazioni, ma Eleonora ribatte che non sono valide. "Non mi importa", è la replica di Michela. 

Io sono molto d'accordo con la scelta di Michela, che a tutti gli effetti era salva di default e poteva anche consegnare un piatto vuoto o andare direttamente in balconata. La Golden Pin è il twist strategico della stagione e strategico deve essere. Mi sorprende che siano soprattutto i giudici a demoralizzare questa scelta. Michela è stata brava a vincere tutte quelle Golden e allo stesso modo anche ottima giocatrice nel sapersele tenere fino al momento in cui sarebbe stata obbligata a giocarle. Chiaro, avrebbe potuto anche giocarsela, ma perché affaticare corpo e mente se la natura della competizione le permetteva di fare come le pareva? Se l'idea di partenza era introdurre la strategia, viva il cielo che la strategia è ciò che abbiamo avuto. Chapeau. 

Ultimati gli assaggi e le proteste, i giudici decidono di assegnare la vittoria a Niccolò e allo spirito delle sue cozze. Kassandra viene elogiata, ma la sua mancata vittoria la spinge a sbruffare e ad enunciare la cantilena di non essere mai abbastanza per i giudici, come quasi a chiedere una vittoria per simpatia. 

A farne le spese è Settimino, con il suo aglio invasivo. Che dire? Personaggio meraviglioso e divertente, che ha saputo tenere botta e arrivare così lontano. La gara, però, si è spostata da un po' su un altro piano e la sua eliminazione è quindi giusta ed inevitabile. Sicuramente mancherà.

Leggi anche: 
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Review Episodio 4
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