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Siamo quello che mangiamo, ma anche quello che guardiamo, ascoltiamo, leggiamo. Questa è la mia dieta mediatica.
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MASTERCHEF ITALIA 13 - REVIEW EPISODIO 6
In una giornata fredda e ventosa, come non se ne sono mai viste nelle esterne di MasterChef Italia, i concorrenti della tredicesima stagione hanno affrontato la prima prova in brigata nella splendida città di Messina, a pochi passi dallo Stretto.
La brigata blu elegge il giovane Lorenzo come suo capitano. Ai suoi comandi ci saranno tutti i concorrenti non scelti da Antonio, vale a dire, Sara, Andrea, Marcus, Valeria, Beatrice, Fiorenza, Niccolò e Michela, che avrebbe di gran lunga preferito assumere il comando della situazione. Non ne avevamo il minimo dubbio.
Dice, che glie dai da magnà a 'sti quaranta nuotatori? Entrambe le brigate prepareranno come antipasto dei pidoni, una sorta di panzerotti messinesi fritti, di terra per i blu e di mare per i rossi. Il primo di terra sarà la pasta incasciata al forno con melanzane fritte e uova sode, mentre per il menù di mare si prevede pasta con le sarde. Come secondo, i blu prepareranno braciole di carne, mentre i rossi involtini di pesce spada.
Anche la brigata blu è partita con la divisione dei compiti. Valeria, Niccolò e Lorenzo alla pasta, Andrea e Marcus alla carne, mentre Sara, Fiorenza e Beatrice all'impasto. Michela viene messa a tagliare il caciocavallo. I maggiori problemi sembrano arrivare con i pidoni, con Sara e Fiorenza che si interrogano su come far lievitare l'impasto senza ricorrere al lievito. Beatrice sceglie di stendere la pasta sulla piastra ad induzione. Quando chef Barbieri le fa notare che non è il caso, per sbaglio finisce con l'infarinarlo. Non ultima, la lentezza nel farcire e friggere 'sti benedetti panzerotti, immergendone nell'olio praticamente uno alla volta. Alla carne, Marcus e Andrea non se la cavano meglio, decisi a servire gli involtini non con una salsa che ne smorzi la secchezza, ma con un'insalata. Ad un certo punto della sfida, Niccolò comincia a scorgere un Lorenzo troppo deconcentrato. Anche Michela ritiene che la brigata abbia bisogno di più polso, così comincia a dare ordini e a battibeccare con il capitano, esortandolo a tirare fuori i cogl ... ehm ... la determinazione.
I malumori non si placano di certo una volta rientrati in cucina abbigliati con il grembiule nero. Lorenzo ritiene di essere partito con una buona divisione dei ruoli, mandata in caciare dagli atteggiamenti di Michela, che ha portato tensione nella squadra. Mentre in balconata Deborah e Kassandra gongolano osservando gli stracci volare, Michela si difende accusando il capitano di non aver avuto il coraggio di intervenire a correggere gli errori in corso d'opera. Anche Valeria si unisce alle critiche di Lorenzo nei confronti di Michela, che continua a fare gesti e smorfie di mal sopportazione. Anche Sara interviene ad aggiungere benzina, dicendo di aver visto Valeria in confusione. Quest'ultima replica facendole notare di essere stata quella che ha preparato la pasta incasciata, ossia il piatto migliore della brigata.
Il tema del primo Pressure Test della stagione è la pasta ripiena. Il meccanismo prevede due step. Il primo consiste nel saper abbinare diciotto formati di pasta ripiena alle loro tradizionali farce, tutte codificate e depositate. Una roba in cui potrebbe riuscire solo Giovanni Rana.
La sfida ad abbinamenti richiama un po' quei bei vecchi Pressure delle prime edizioni. Uno alla volta, i concorrenti al Pressure dovranno avvicinarsi al bancone e tentare un abbinamento. Se la risposta è corretta potranno rimettersi in coda, in caso contrario dovranno spostarsi sotto la balconata. I primi cinque a sbagliare, dunque, dovranno provare a salvarsi al secondo step, mentre gli altri saranno salvi. Se al formato di pasta non viene abbinato il ripieno corretto, il concorrente successivo dovrà giocare con il medesimo formato.
Nonostante Alice "adori, adori, adori", non ci pensa due volte prima di usare la sua Golden Pin e sottrarsi dal branco di lupi. Sicuramente ha rischiato troppo nell'Invention per non farlo, ma io fossi stato in lei avrei seriamente considerato di andare a giocarmi il Pressure. Scopriamo comunque che in questo caso, forse anche giustamente, la medaglietta va giocata prima di cucinare e non dopo.
Per rendere i rapporti ancora più tesi di quello che sono, sarà Antonio a scegliere l'ordine con cui i concorrenti dovranno tentare il loro abbinamento. Come vedremo, essere primi a scegliere potrebbe rivelarsi anche un boomerang, poiché se qualcuno dovesse impantanarsi su un abbinamento molto difficile, porterebbe a fondo tutti coloro che lo seguono. L'ordine scelto da Antonio, in ogni caso, è il seguente: Lorenzo, Marcus, Beatrice, Michela, Andrea, Valeria, Fiorenza, Sara e Nicolò.
A questo punto tocca a Valeria, che comincia a ragionare su un'eventuale strategia. Tenendo il conto di chi ha dietro, l'idea potrebbe essere quella di sbagliare con qualcosa di molto difficile in modo da scegliersi gli avversari per il secondo step. A quanto pare, i concorrenti alle sue spalle possono fare al caso suo. La scelta di Valeria cade dunque sulle laianelle, di cui sbaglia il ripieno. Anche se poteva puntare a salvarsi facile, la scelta di Valeria è molto interessante e va a mio avviso omaggiata in quanto gesto strategico. Lei, da buona giocatrice di sport individuale, sta giustamente facendo la sua gara vivacizzando la competizione. Abbiamo bisogno di gente così.
Un'arrabbiatissima Fiorenza non riesce ad individuare il ripieno corretto, e così Sara, Niccolò e capitan Lorenzo. Saranno loro ad aggiungersi a Valeria per lo step eliminatorio. Marcus, Beatrice, Michela e Andrea sono salvi. A questo punto, la richiesta dei giudici è quella di inventare di sana pianta, e di realizzare, un formato di pasta ripiena. In dispensa volano dei vaffa da parte di Valeria nei confronti di Sara. Annamo bene.
Ecco i piatti che ne sono venuti fuori:
Niccolò - Pasta in camicia
Niccolò propone un raviolo con ripieno di uovo in camicia, della cui esistenza ero al corrente persino io. Per un attimo ho creduto più alla storia di Cannavacciuolo che nuota applaudito dai polpi, ma in fondo mi sento di dare il beneficio del dubbio. L'esecuzione è comunque discreta.
Valeria - I campanacci
Il nuovo formato di pasta inventato da Valeria si ispira ai campanacci delle vacche da pascolo. Il ripieno è più che latitante e la pasta risulta schiacciata.
Sara - Le piramidi di Sara
Anche le piramidi sono un formato di pasta ripiena già esistente, ma il piatto si presenta colorato ed invitante. Il ripieno di ricotta, acciughe, lime, pecorino, basilico e menta mi suona meno casuale di quanto potrebbe sembrare. Sara è una delle concorrenti rimaste più in ombra nei primi episodi. In questi episodi ha avuto più bassi che alti, ma l'abbiamo vista anche di più. Abbiamo scoperto che non si tira indietro quando si tratta di dire la sua, ma anche che sta strategicamente giocando a non rivelare tutte le sue carte.
Fiorenza - Under Pressure
Fiorenza è andata nel pallone a causa della strategia di Valeria. Sono sempre un po' sorpreso quando un concorrente di MasterChef, soprattutto alla tredicesima stagione, ammette di non aver mai fatto qualcosa di basilare, in questo caso la pasta ripiena. Per qualche sconosciuto motivo, le caramelle di Fiorenza sono adagiate su delle patate a tocchetti messe lì tipo contorno. Almeno i riferimenti musicali sono notevoli.
Lorenzo - Una porchetta ai tropici
Ispirato dai tortelli cremaschi ripieni di mentine, Lorenzo ha voluto osare con qualcosa di estremo, farcendo la sua pasta con porchetta, ananas e amaretti e condendoli con una salsa di peperoni. Devo dire che hanno un bell'aspetto e che apprezzo l'azzardo. Per chef Barbieri ananas e peperone sono troppo coprenti.
Nessuno dei formati di pasta è veramente una nuova invenzione, ma i giudici si sentono di premiare l'originalità di Niccolò e Sara, così come l'azzardo di Lorenzo. Alla fine è Fiorenza a cadere per mano della strategia di Valeria che tanto aveva criticato.
Un'eliminazione che mi rattrista molto. Sono convinto che Fiorenza abbia avuto solo una giornata no e che potesse essere un personaggio molto interessante sia a livello umano che in quanto ad abilità culinarie. Non mi aspettavo una sua uscita così prematura e trovo che sia davvero un peccato.
Come da tradizione, l'episodio con la prima prova in esterna e relativo Pressure Test delinea le prime dinamiche, le prime rivalità e i primi scontri. Se di solito il gruppo si polarizza in antitesi ad un solo concorrente, stavolta abbiamo ben due aspiranti chef che escono fuori dalla dinamica del gruppo. La cosa interessante è che anche tra di loro non sembra correre buon sangue. La prima è Michela, pronta a scattare senza filtri tanto quanto a riconoscere la bravura degli avversari. La seconda è Valeria, che più volte a sottolineato di avere tutti contro, ma che di contro non riesce a resistere alla tentazione di fare strategie. Io le sto amando entrambe e non vedo l'ora di scoprire quali saranno le loro prossime mosse.
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