Sono nove i concorrenti di MasterChef Italia approdati al quindicesimo episodio.
Per l'occasione, Sara si è tolta gli occhiali interpretando il remake di Pretty Princess con Anne Hathaway. Settimino, invece, è rimasto il solito concorrente "barzellettiero e fischiettevole".
Il twist di stagione, come sappiamo, riguarda le scintillanti Golden Pin ed è proprio questa l'ultima Mistery Box ad includere la vittoria di una medaglietta dell'immunità. Ci saranno poi soltanto altre quattro prove eliminatorie per poterla giocare.
La prova di puntata consiste nel realizzare un piatto scioccante colorando tre ingredienti bianchi con degli altri ingredienti pieni di colore. I nostri eroi potranno utilizzare barbabietola, cavolo viola, alga spirulina, zafferano, curcuma fresca, spinaci freschi, avocado, concentrato di pomodoro, melograno e lamponi per dipingere rombo, capesante e/o daikon.
La prova giusta per sprigionare la fantasia, tant'è che Michela, come una novella Anna Oxa, rivela di avere l'arte dentro di sé. Altrove, Kassandra si vanta si avere capacità superiori a quelle di Micheal e Settimino, che per questa prova dichiara di ispirarsi a Bangkok, da intendere come il pittore de I Girasoli.
Prima di procedere con gli assaggi, chef Locatelli coinvolge Antonio in un impercettibilissimo product placement della piastre ad induzione, roba che manco Laura Linney in The Truman Show.
Ecco chi sono gli autori dei piatti migliori:
Antonio - Dipingendo
Il concorrente siciliano propone un piatto dall'estetica accattivante, in cui però i prodotti colorati non sono stati realmente utilizzati per dipingere quelli bianchi. La presentazione è da ristorante.
Marcus - Gioco di bambino
Marcus si è concentrato su due colori principali, dipingendo gli ingredienti di verde e giallo e presentandoli in forme circolari su un piatto blu. Sembra un dolce a base di frutta di marzapane, in realtà sono capesante con erba cipollina. Cannavacciuolo rimane colpito dall'avocado fritto.
Michela - Vivo coloratamente
Michela è entusiasta della sua tavolozza di rombo rosso e capesante gialle, accompagnate da daikon blu. Per i giudici è riuscita a colorare veramente bene il pesce grazie all'osmosi e, soprattutto, si è dedicata alle preparazioni con serenità e ragionamento.
Kassandra è ovviamente seccata, nonostante il suo finto sushi blu abbia l'aspetto di un rombo alla diossina. Non può far altro che assistere alla terza vittoria nella Mistery della sua rivale Michela, la stessa Michela che è certa di poter battere.
Se Eleonora piange in cerca di approvazione, Antonio è sicuro che un giorno si vanterà di essere arrivato in finale senza la scorciatoia della Golden Pin.
Nel frattempo, ma c'è superare uno degli Invention Test più originali e complicati della storia di MasterChef, quello dedicato alla pizza romana. .
A guidare i concorrenti nel primo Invention Test in notturna è Pierluigi Roscioli, maestro ed esperto del prodotto, che illustra i segreti di un impasto per il quale bisognerà trascorrere in piedi gran parte della notte.
Se Deborah è felice, da buona amante dei lievitati da cuocere nel forno a legna di casa sua, Eleonora non è così entusiasta, poiché rientra in quel piccolo gruppo di terrestri a cui la pizza proprio non fa impazzire.
Una volta impastato e ripiegato durante la nottata, l'impasto verrà messo a lievitare fino all'indomani mattina, quando dovrà essere condito e cucinato. Una prova molto delicata, poiché la buona riuscita delle operazioni resterà incognita fino al mattino, quando ormai non si potrà più porre rimedio ad eventuali errori.
Come se non bastasse, c'è lo svantaggio assegnato da Michela che grava su tre dei suoi avversari. I prescelti, infatti, oltre alla pizza creativa realizzata con la pala, dovranno anche preparare un croccante di pizza gourmet. Si tratta della parte alta della pizza bianca ritostata in forno e guarnita con accostamenti innovativi.
Michela non ha dubbi. Al grido di "Finché non è fuori si becca tutto", il primo bersaglio finisce su Kassandra. Seguono Antonio ed Eleonora, che avrebbe qualcosa da ridire sul fatto che tutti la reputino forte. Antonio, invece, definisce Michela scontatissima, come se lui non si sarebbe affannato ad affibbiare lo svantaggio a lei per prima.
Io, comunque, avrei perso questa prova anche solo per l'incapacità di saper decifrare i miei stessi appunti.
I giudici vanno a dormire, mentre Roscioli continua a ripetere di schiaffeggiare l'impasto "con un po' d'odio e un po' d'amore". Una volta insegnato ai concorrenti come fare la piega, anche il maestro abbandona la cucina lasciando gli aspiranti chef alle prese con le pieghe successive e, soprattutto, i balia l'uno dell'altro.
In un momento squisitamente reality, assistiamo ad un Antonio piuttosto antipatico e permaloso nei confronti di Michela, augurandole innanzitutto che la pizza le si bruci. Antonio sostiene, inoltre, che le due penalità che lui le ha dato erano inferiori. Ho capito, ma comunque hai assegnato a lei tutti gli svantaggi che potevi assegnare. Avresti colpito Michela anche se la penalità fosse stata quella di cuocere un pollo a partire da un uovo da covare.
Niccolò aggiunge benzina sul fuoco chiedendo alla vincitrice della Mistery Box i motivi che l'hanno spinta a svantaggiare Eleonora. Michela risponde che Eleonora è forte e non avrebbe avuto senso penalizzare Deborah e Sara, notoriamente più che capaci nel gestire gli impasti. Eleonora, abbastanza contrariata, intuisce che Michela potrebbe volere la sua eliminazione. La conferma arriva quando Michela fa presente a tutti che si tratta di MasterChef, ossia una gara. E devo dire che mi trovo d'accordo con lei. Lo spirito è quello di una competizione con tantissimo in ballo. Viverla come una gara non vuol dire non essere sportivi. Il bello di questo programma è esattamente questo e si vince anche mettendo in difficoltà i più forti per provare a liberarsi di loro.
Il giorno successivo, i concorrenti fanno i conti con i loro impasti. La regina della lievitazione è senza dubbio Sara, mentre l'impasto cresciuto meno è quello di Settimino. Dopo la stesura, la farcitura e la cottura, queste sono le pizze alla romana sfornate dagli aspiranti chef:
Michela - Alexander The Great
Un tributo per suo figlio, ma anche per il poco lievito in rapporto alla quantità di farina e in grado di regalare un impasto. Michela non usa la Golden Pin, ma la sua pizza viene considerata difettosa e da cuocere meglio. Per Cannavacciuolo non va oltre il compitino.
Antonio - Anormal + Croccante siculo
Dopo aver sorriso alle critiche per Michela, Antonio si ritrova ad affrontare più o meno le stesse redarguizioni. La cottura non è perfetta e la pizza ricorda troppo lo sfincione siciliano. Nel croccante, invece, il sapore dei gamberi è stato coperto dagli altri ingredienti.
Eleonora - 5 e 5 = 10 + Pizza sì, ma il dolce?
Le preparazioni di Eleonora convincono per bontà, cottura e accostamenti. Il colpo di genio è stato quello di rivisitare il croccante di pizza in chiave dolce, scelta che rivela una grande personalità. Devo ammettere, però, che mi sarebbe piaciuto che la risposta importante data allo svantaggio fosse arrivato con meno lamentele. Per rivalsa, Eleonora concede a Michela un boccone della sua pizza dolce.
Kassandra - Per un fico + Ricordi di casa
Asciutta e poco creativa la pizza di Kassandra, che viene sostanzialmente criticata per gli accostamenti piuttosto scontati. Certo, l'abbinamento mortadella e pistacchio è ormai presente in qualsiasi pizzeria del globo.
Niccolò - Colesterolo cattivo ma buono
A Niccolò viene giustamente criticato il nome e, oltre alle tante spezie, non passa inosservata la coesistenza di salsiccia, bacon e nduja. Cottura, lievitazione e manualità vengono comunque apprezzate
Sara - Speck e Mela-tonina
Anche Sara, come Niccolò, opta per un titolo che ha a che fare con la farmacia. La sua pizza è il frutto di buon lavoro e, secondo chef Barbieri, il risultato è uno dei migliori.
Settimino - Pizza quattro regioni
Per la sua pizza, Settimino ha unito Lazio, Campania, Calabria e Puglia. Per il maestro, il condimento è uno di quelli che più si avvicina ad una vera pizza. Il problema, però, è che la parte inferiore dell'impasto è rimasto piuttosto crudo.
Marcus - Rompere i tabù
Anche se nella pizza di Marcus c'è l'ananas, l'accostamento degli ingredienti non mi dispiace. L'aspirante chef svedese ha voluto sfidare i tabù, ma la sua pizza presenta diversi errori, soprattutto a livello di impasto. Chef Cannavacciuolo rimette in riga le ambizioni di Marcus, facendogli notare che per rompere in tabù occorrerebbe meno arroganza e più conoscenza delle basi. Ho comunque apprezzato tantissimo la delicatezza con cui chef Barbieri si è posto nei suoi riguardi, pur sottolineando le mancanze della pizza.
Deborah - Omaggio a Roma
Fiera di quanto realizzato, Deborah non gioca la Golden Pin. La doccia fredda, però, arriva quando il suo omaggio a Roma viene etichettato come troppo cotto e troppo alto. Anche la presenza di foglie di carciofo troppo dure non ha aiutato. Deborah era molto contenta, ma torna al suo posto abbastanza arrabbiata. Nota a margine, credo comunque che i possessori della Golden Pin debbano scegliere se giocarla o meno prima di farsi un'idea con i commenti fatti agli avversari.
La vittoria della prova è tutta di Eleonora e del suo croccante dolce. Sara, in confessionale, ammette che meritava di essere lei a portare a casa l'Invention Test. Chi invece a casa stava per portare sé stesso è Marcus, a cui i giudici decidono di dare un'altra chance, dimostrando di non essere così intransigenti sull'ananas. Per lui il grembiule nero ed un biglietto diretto per il Pressure Test.
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