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MASTERCHEF ITALIA 13 - REVIEW EPISODIO 20

La prova in esterna del ventesimo episodio di MasterChef 13 è ambientata in quello splendore che è la Mole Antonelliana di Torino, che ospita il Museo Nazionale del Cinema.  Ai nostri sei eroi rimasti il compito di preparare dei piatti che possano unire la magia del cibo e quella del grande schermo, che spesso vanno di pari passo. Basti pensare ai Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, al courtesan al cioccolato di Grand Budapest Hotel o i maccheroni di Alberto Sordi. Conosciamo già le squadre che si sfideranno in questo match.  Con il grembiule rosso abbiamo Sara ed Eleonora , la prima vincitrice dell'Invention e la seconda reclutata tramite vantaggio.  Con il grembiule giallo giocano con noi Michela e Niccolò , i peggiori dell'Invention graziati dalla non eliminazione. Con il grembiule blu restano Kassandra e Antonio , uniti di default. A giudicare questa prova specialissima saranno dei critici, tanto gastronomici quanto cinematografici. A capitanarli sono Al...

MASTERCHEF ITALIA 13 - REVIEW EPISODIO 8


Se è vero che lo Skill Test non ci riserva le succose dinamiche e le liti delle prove in esterna, è anche vero che è una prova in grado di regalarci la visione di piatti meravigliosi


È proprio quello che è accaduto nell'ottavo episodio della tredicesima stagione di MasterChef Italia, con lo Skill Test che ha visto protagonista il pluristellato Alex Atala, decimo miglior chef al mondo, famoso per i suoi piatti amazzonici ricchi di frutti, petali e colori. Le portate che i concorrenti dovranno cucinare per salvarsi sono ispirate alle sue bellissime creazioni, ma nell'arco di questo Test lo chef Atala ha anche il potere di bloccare per un minuto chiunque sia in panne, in modo da farlo riflettere su come raddrizzare la propria preparazione. 

Un po' poeta, un po' punk rock, un po' paladino della biodiversità, Atala è riuscito a far commuovere metà dei concorrenti in meno di cinque minuti. Persino Michela, che celebra la sua vittoria indossando una vistosa coroncina, si lascia andare ad un inedito pianto di emozione. L'ospite ha davvero ispirato i componenti della Masterclass tant'è che, nonostante gli errori di rito, tutti hanno realizzato dei piatti visivamente bellissimi. Non sono solito mangiare fiori, ma in questo caso mi sarei ingozzato peggio dell'ape Maia in una fiera di vivaisti olandesi. 

Volendo fare un recap dei vantaggi, ricordiamo che Eleonora e Niccolò hanno a disposizione la loro Golden Pin, che può essere utilizzata in uno qualsiasi dei tre step di cui si compone lo Skill Test, prima dell'assaggio. Michela, vincitrice dell'ultimo Invention, ha la possibilità di assaggiare i piatti di chef Atala che fungono da esempio. 

Il primo step dello Skill Test consiste nel realizzare un piatto salato a partire da elementi dolci quali frutta, fiori e miele delle api amazzoniche, omaggiando il Brasile e avendo come riferimento il ceviche di fiori dello che o il suo maiale con cocco e mango alla brace. I concorrenti avranno a disposizione una serie di frutti tipici, dal più comune ananas alla più che peculiare guanàbana. Tutti sono piuttosto confusi e spiazzati dai tanti ingredienti insoliti. Il rischio insalata di frutta è dietro l'angolo ed il trucco per rendere salati platani e manghi passa anche da una particolare tecnica di affumicatura. 

Questi i piatti del primo step

Settimino - Bari nel Brasile
Una capasanta che incontra la Puglia con aglio, peperoncino e cipolla, ma anche l'Amazzonia con lime e ananas caramellato. L'aspetto è carino, ma per i giudici la capasanta è stracotta.

Michela - Espressionismo esotico 
Michela è passata a raccogliere i pezzi dopo una partita di Fruit Ninja e ha composto una macedonia con kumquat, carambola, tamarindo e altri frutti di cui mi piace scrivere i nomi. Gli chef trovano il piatto bilanciato ed elegante. 

Niccolò - Capasamba
Niccolò sceglie di non usare la Golden Pin. Le sue capesante con insalata di frutta cotta in modi distinti si presenta bene, ma è troppo dolce al gusto. 

Beatrice - Capasanta del Sud
Un piatto molto elegante che non punta su un'accozzaglia di frutta, ma che seleziona pochi sapori, ma buoni. Beatrice riceve i complimenti per l'affumicatura e per il lavoro di precisione. 

Kassandra
- Sognando l'Amazzonia
Il piatto si presenta molto bene e Kassandra aveva già dimostrato di amare la frutta nei piatti salati. Le sue aspettative vengono sgonfiate dai giudici, che trovano la capasanta stracotta e la proposta né salta e né dolce.

Lorenzo - Tonino va in Brasile
Lorenzo mantiene la tradizione di dedicare i piatti ai personaggi della sua famiglia o affini. Tonino è un riferimento al nonno, allevatore di suini. La sua pancetta affumicata risulta ancora cruda. Lorenzo risponde alle critiche e chef Barbieri gli consiglia di cambiare atteggiamento. 

Eleonora - Agro pancetta
Eleonora sceglie di non usare la sua Golden Pin, che sotto sotto vorrebbe preservare per la prova dei dolci. E fa benissimo, perché il suo piatto si presenta meraviglioso già alla vista. Un maiale marinato che lo chef ospite definisce "piattone".  Non lo abbiamo ancora detto ad alta voce, ma Eleonora ha le carte in regola per puntare alla finale, se non oltre. 

Nicolò - Follia tropicale
Nicolò ha scelto di impiattare in maniera un po' più rozza immaginandosi in una foresta, ma lo chef Atala lo richiama proprio per la poca attenzione ai dettagli, ritenendo "follia" un nome azzeccato. 

Alice - Santa capa
Il piatto di Alice si presenta super lineare, ma al racconto scopriamo che dietro ci sono delle lavorazioni elaboratissime. I giudici sono colpiti, ma chef Barbieri non può non far notare la mancanza di sale. 

Andrea - Turbilhão
Ispirandosi ad una canzone brasiliana, Andrea propone una pancetta marinata all'ananas e acqua di cocco. Nel piatto c'è più amore che bilanciamento. 

Alberto - Equilibrio
Il piatto è ancora una volta visivamente strabiliante. I colori sono lucidi e perfetti. Alberto ha utilizzato persino il cacao, gestendolo benissimo. Tante lavorazioni e titolo azzeccato. Lo chef Atala lo mangerebbe tutto. 

Anna - Agrodolce in Amazzonia
Anna riesce con sorpresa ad impiattare un piatto elegantissimo e dai colori invitanti. La frutta, però, risulta ancora troppo dolce per salire in balconata. 

Antonio - Contaminazioni tropicali
Forse il piatto meno colorato che presenta anche una carne non cotta al meglio. Ne ascoltiamo anche la stroncatura di Michela in confessionale, ma anche il commento di Kassandra che spera che Antonio si ridimensioni e vada a casa. 

Sara - Capasanta tropicale
Un altro piatto che visivamente sembra un quadro, in cui Sara dimostra una certa conoscenza nel trattamento del cacao. Chef Atala ne apprezza le lavorazioni e consacra la rinascita di una concorrente da tenere sempre più d'occhio. 

Filippo - Maialino ai gusti amazzonici
Piatto molto essenziale, che però viene immediatamente rimandato per il taglio troppo grande della carne, che non ha consentito una cottura adeguata. 

Marcus - Amazon Dreaming
Un piatto che visivamente sembra ispirarsi a Van Gogh, ma che però viene bocciato anche per la presenza di fiori troppo grandi per essere considerati mangiabili. Male anche la cottura della capasanta. Davvero un peccato, perché era proprio bello. 

Deborah - Amazonian Sunshine
Anche Deborah ha messo nel piatto dei fiori interi, ma sono di dimensioni più contenute e quindi possono essere mangiati. Quante cose che si imparano. La presentazione è meravigliosa e il piatto presenta sia la pancetta che la capasanta. Buona la tecnica dimostrata. 

A fine primo step, i concorrenti salvi sono 7 su 17. I 10 rimasti in cucina dovranno vedersela con la manioca, una radice versatile che chef Atala paragona al grano e di cui ci mostra le sue infinite possibilità di preparazione. Compito dei concorrenti sarà valorizzare la manioca e/o la tapioca, la farina che se ne ricava, in un piatto rigorosamente vegetariano. 

La manioca si rivela subito ostica, tant'è che diversi aspiranti chef finiscono per tagliarsi. Ecco come è andata con i loro piatti: 

Filippo - Brasile-Italia
Filippo dimostra conoscenza dell'ingrediente preparando una farofa brasiliana, condita con degli ingredienti coloratissimi. Nonostante la mancanza di sale, viene apprezzata la tipicità del piatto. 

Marcus - Soufflé di manioca
Marcus si è subito gasato per la presenza delle sue amata verdure, ma durante la prova è andato in grande difficoltò, arrivando negli ultimi minuti con le preparazioni ancora in alto mare. Diverse volte abbiamo visto Marcus combattere la sua partita contro il panico e stavolta la sua paura è tutta nel piatto. I giudici lo invitano a riflettere e lo stimolano a ricominciare con un approccio diverso. 

Lorenzo - Un cous cous in viaggio
Lorenzo ha utilizzato le perle di manioca per realizzare un piatto alla vista bellissimo. Gli chef si permettono di non essere d'accordo con me. La manioca è stata preparata bene, ma manca l'accompagnamento. Lorenzo ha cambiato atteggiamento rispetto alle critiche e in confessionale manifesta la sua paura di uscire prima di persone che, a suo giudizio, ci tengono meno di lui. 

Nicolò - Un taglio di troppo
Piatto essenziale, con pochi colori, a base di manioca soffiata e crema di piselli. Cannavacciuolo critica il titolo che fa riferimento ai tanti tagli sulle mani del cuoco. Secondo lui è sintomo di disinteresse verso il momento delicato della gara. Il piatto non funziona. 

Kassandra - Per un soffio di manioca
La manioca soffiata di Kassandra è venuta bella gonfia, e lo chef apprezzano i sapori del suo piatto. Cannavacciuolo si complimenta per la capacità di ascolto della giovane chef. 

Andrea - La mantovana e il brasiliano
Un'idea originale che sembra buona in partenza, ma la cui realizzazione poteva essere migliore. Anche il condimento del piatto è più di ostacolo che di aiuto. 

Settimino - L'Italia vegetariana stringe la mano con il Brasile
All'apparenza il piatto è fin troppo semplice, ma quello che poteva essere un rischio si trasforma in un colpo vincente. Per lo chef Atala è la migliore manioca assaggiata fino a quel momento. 

Anna - I colori del Brasile
Anna si è lasciata ispirare da un documentario in cui ha visto che in Brasile si preparano degli involtini nelle foglie, ma anche da sua nipote vegetariana. Bella l'idea di usare i semi di zucca. Lo chef Atala le dice di aver perfettamente capito le richieste della prova.

Niccolò - Italia-Brasile
Il ritorno della partita giocata nel piatto di Filippo. Niccolò non gioca la sua Golden Pin, ma il suo piatto presenta una manioca cotta nella maniera sbagliata. Chef Atala gli consiglia di non essere troppo orgoglioso. 

Antonio - Consistenze di manioca
Antonio non ha ascoltato il consiglio degli chef e ha insistito nel preparare la sua millefoglie di manioca. Ha avuto ragione lui e si prende anche il complimento sul miglior boccone della giornata. 

Soltanto la metà dei concorrenti è riuscita a salire in balconata. Per gli altri cinque la salvezza si gioca tutta con il terzo ed ultimo step dello Skill Test. Dopo tre concorrenti donne, il prossimo sarà il primo aspirante chef uomo ad essere eliminato in questa stagione. 

Prima di sollevare la cloche, chef Atala invita a non strafare e ad affidarsi a semplicità e conoscenza. Come ogni luogo, anche l'Amazzonia ha i suoi tre ingredienti che permettono subito di associarne i sapori. Si tratta di coriandolo, pimenta de Cheiro (un peperoncino dolce) e tucupì, ossia l'estratto della radice della manioca fermentato. Partendo da queste tre suggestioni, gli sfidanti dovranno preparare un piatto che rispecchi la propria idea di Amazzonia. Un po' come la Canalis preparerebbe il petto di pollo alla piastra per omaggiare la sua Liguria. 

Andrea - Cacciatori dell'Amazzonia
Andrea è stato l'unico ad utilizzare l'anatra, ricreando con il tucupì uno degli abbinamenti classici dell'Amazzonia. Il piatto si presenta bene. 

Niccolò - La mia Amazzonia
Anche lui una piccola Elisabetta Canalis. Agli ingredienti tipici della foresta, Niccolò ha aggiunto gamberi e cipolle. Alla fine la scelta cade sul giocare la Golden Pin, ma assaggiando il piatto i giudici gli fanno capire di averla sprecata. Il piatto lo avrebbe salvato comunque. 

Lorenzo - Nel fondo dell'Amazzonia
"La paura, se usata bene, è un ingrediente" è la massima che ha ispirato il piatto di Lorenzo, che come Niccolò ha puntato sui gamberi. 

Marcus - Gambero in tucupì
Marcus è stato letteralmente conquistato da questo nuovo ingrediente, il tucupì, e l'ispirazione lo ha portato ad un piatto visivamente accattivante che gioca sui colori verde e arancione. Chef Atala ammette di aver ritrovato l'anima dell'Amazzonia e manda Marcus dritto in balconata. 

Nicolò - Immaginario di Amazzonia
Durante la preparazione, Nicolò aveva espresso la volontà di trattare i peperoncini dell'Amazzonia come dei friggitelli napoletani. Li ha usati come accompagnamento dei gamberi marinati, ma si dice non contentissimo del suo piatto, che manca di una componente umida.

Tra Andrea, Lorenzo e Nicolò, è Lorenzo il primo ad essere salvato dai giudici. Andrea ha sbagliato ad impiattare l'anatra in un piatto fondo e anche la cottura non era del tutto corretta. Anche Nicolò ha cotto troppo i gamberi e ha sbagliato a non aggiungere al piatto una salsa. Alla fine è Nicolò a doversi togliere il grembiule. 

Questo Skill Test è stato molto particolare, un banco di prova molto tecnico in cui sono riusciti concorrenti che, sulla carta, davano l'impressione di essere più legati alla loro comfort zone e ad un tipo di cucina più casalinga e lontana da quella stellata. La dimostrazione che ascolto, disciplina, impegno e gusto possono portare a risultati sorprendenti. 

A giocarsi il posto finale due chef giovani, con un'impostazione magari più portata a saper interpretare l'universo culinario di chef Atala. L'uscita di Nicolò, in questo senso, è stata una vera sorpresa, poiché sin dai Live Cooking aveva dato l'impressione di essere quanto meno sintonizzato al mondo dell'alta cucina. Dall'editing e dalla tecnica, sembrava un concorrente destinato ad andare molto avanti, anche a scapito di Andrea che finora ci è stato mostrato ancora un po' nascosto e in cerca della sua strada. Veder cadere Nicolò, con la sua passione e la sua determinazione, sono certo che potrà essere per Andrea uno stimolo in più per dimostrare le sue capacità. 

Leggi anche: 
Review Concorrenti (Pre-Game Episodi 1-4)
Review Episodio 4
Review Episodio 5
Review Episodio 6
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