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MASTERCHEF ITALIA 13 - REVIEW EPISODIO 20

La prova in esterna del ventesimo episodio di MasterChef 13 è ambientata in quello splendore che è la Mole Antonelliana di Torino, che ospita il Museo Nazionale del Cinema.  Ai nostri sei eroi rimasti il compito di preparare dei piatti che possano unire la magia del cibo e quella del grande schermo, che spesso vanno di pari passo. Basti pensare ai Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, al courtesan al cioccolato di Grand Budapest Hotel o i maccheroni di Alberto Sordi. Conosciamo già le squadre che si sfideranno in questo match.  Con il grembiule rosso abbiamo Sara ed Eleonora , la prima vincitrice dell'Invention e la seconda reclutata tramite vantaggio.  Con il grembiule giallo giocano con noi Michela e Niccolò , i peggiori dell'Invention graziati dalla non eliminazione. Con il grembiule blu restano Kassandra e Antonio , uniti di default. A giudicare questa prova specialissima saranno dei critici, tanto gastronomici quanto cinematografici. A capitanarli sono Al...

FESTIVAL DI SANREMO: IL RE-LISTENING - 1960

È stato particolarmente difficile stilare la classifica dei brani del Festival di Sanremo 1960. La gara si fa competitiva, mentre i suoni si modernizzano dando vita a canzoni più attuali e vicine al gusto moderno. 

La manifestazione si tiene nel Salone delle Feste del Casinò di Sanremo, dal 28 al 30 gennaio, con lo stesso meccanismo delle edizioni precedenti. 

A condurre la decima edizione del Festival sono Paolo Ferrari ed Enza Sampò, mentre sono 23 gli artisti partecipanti distribuiti tra le 20 canzoni. 

Sono 6 gli ex vincitori a tornare in gara: Nilla Pizzi, Flo Sandon's, Giorgio Consolini, Gino Latilla, Johnny Dorelli e Domenico Modugno

Gli esordienti sono 7, tra cui figurano Tony Dallara e Renato Rascel, che con la loro Romantica (scritta anche dallo stesso Rascel) riescono a sbaragliare la concorrenza dei favoriti Modugno e Teddy Reno, classificatisi secondi con il brano Libero

A debuttare al Festival, però, è anche una giovane diciannovenne di cui sentiremo tutti parlare, la straordinaria Mina, fresca del successo di Tintarella di luna. 

Come sarà finita questa gara tra titani secondo la mia personale classifica? Non resta che scoprirlo e ascoltare, con un click sul nome dell'artista di cui si vuole scoprire la versione. 

Siamo ormai nel 2024 e quindi, dopo 64 anni, diamo di nuovo inizio al Festival di Sanremo 1960: 

20° posto
Amore abisso dolce -
 
Achille Togliani / Giorgio Consolini - 
Non Finalista
Cominciamo con un brano in cui la polverosità fa da padrona, sia nel mood che nella musicalità. Le parole sono anche belle, ma il contesto è raffermo e sappiamo bene che Togliani e Consolini non sono proprio gli artisti dallo stile più fresco. 

19° posto
Perdoniamoci - 
Achille Togliani / Nilla Pizzi - 
Non Finalista
Il lui e la lei di questa canzone hanno commesso degli errori, o forse dei peccati, tanto che non riescono nemmeno più a guardarsi in faccia. L'auspicio è quello di potersi perdonare a vicenda e ripartire da zero, in nome dei bei vecchi tempi. Il brano ha qualche guizzo, ma per tre quarti del tempo mi è sembrata un'omelia. 

18° posto
Perderti - Tonina Torrielli / Arturo Testa - Non Finalista
"Perderti vorrebbe dire perdermi", così esordisce questa canzone dal ritmo accelerato, quasi frenetico. Il pezzo è coinvolgente, ma ti fa anche palpitare. Per me fin troppo incalzante, ma buone entrambe le interpretazioni, in particolare Torrielli. 

17° posto
Gridare di gioia - Germana Caroli / Arturo Testa - Non Finalista
Essere innamorati e volerlo gridare di gioia ai quattro venti. Questo il tema della canzone proposta da Arturo Testa e dall'esordiente Germana Caroli. Un brano senza troppe pretese, di cui mi è piaciuto il sapore swing. 

16° posto
Splende il sole - Fausto Cigliano / Irene D'Areni - 9° posto
"Accanto a te splende il sole, intorno a te canta il mare". La ricercatezza delle rime fa invidia a Tre Parole di Valeria Rossi. Il brano si fa anche ascoltare, ma l'ho trovato davvero prevedibile e poco trasportante. 

15° posto
Vento pioggia ... scarpe rotte - Gino Latilla / Miranda Martino - Non Finalista
Ho completamente rinunciato a comprendere la trama di questa canzone. Ho capito solo che c'è una modella in una soffitta che è capace di rendere belle anche le giornate in cui c'è un tempo demmerda. Non ho capito perché sia sempre in soffitta e di chi siano le scarpe rotte.
 A furia di lallalallalà ho finito per trovare il pezzo contemporaneamente carino ed estenuante. 

14° posto
A come amore - Flo Sandon's / Gloria Christian -  Non Finalista
Di tanto in tanto, il Festival di Sanremo sconfina nello Zecchino d'Oro. "A come amore, B come bacio, C come cuore innamorato". L'alfabeto dell'amore di Flo Sandon's e Gloria Christian mi convince a tratti. Una sana infantilità che ai tempi poteva sicuramente regalare un simpatico momento di leggerezza. 

13° posto
Splende l'arcobaleno - Wilma De Angelis / Gloria Christian - Non Finalista
Due versioni diverse tra loro, ma entrambe molto carine. Si tratta di una canzone non particolarmente clamorosa che paragona la gioia nel cuore all'apparizione di un colorato arcobaleno. Testo un po' ampolloso, ma ascolto piacevole. 

12° posto
Non sei felice - Mina / Betty CurtisNon Finalista
Volendo fare una profezia dantesca, ossia sapendo benissimo come andranno le cose, mi sento di dire che questo brano di Mina non è così memorabile. Di fatti alla storia non c'è passato. C'è da dire che, però, è sicuramente tra i brani promossi di questo Festival. L'interpretazione della tigre di Cremona si percepisce come diversa dal consueto, ma anche la versione di Betty Curtis non mi è dispiaciuta. 

11° posto
Quando vien la sera - Wilma De Angelis / Joe Sentieri - 3° posto
Canzone allegra e leggera, di quelle che ringalluzziscono il pubblico del Festival e che si continuano a cantare per i mesi a seguire. Mi è piaciuta, ma in quest'annata di grande concorrenza non posso metterla più in alto di così. Sorry. 

10° posto
Libero - Domenico Modugno / Teddy Reno - 2° posto
Un inno alla libertà con grande capacità di intrattenimento. Un  pezzo da cui emerge benissimo lo stile modugnesco e che, per il terzo anno di fila, porta sul podio l'artista già due volte vincitore del Festival. Non lo conoscevo, ma per i miei gusti un filo sottotono rispetto alle proposte degli anni precedenti. 

9° posto
Colpevole - Nilla Pizzi / Tonina Torrielli - 4° posto
Siamo al decimo anno di Festival e le bravissime Nilla Pizzi e Tonina Torrielli hanno già scritto la storia della manifestazione. Se fossi stato parte del pubblico del 1960 avrei definito Colpevole come un brano di classe di altri tempi, figlio degli anni '50, ma con degli slanci moderni apprezzabili da parte della vecchia guardia. 

8° posto
Romantica - Tony Dallara / Renato Rascel - 1° posto    
Chi non conosce anche solo qualche verso di questa canzone? Ad ascoltarla per intero mi sembrano ovvi i motivi per cui Tony Dallara venisse definito urlatore. Molto più tenue e malinconica la versione di Renato Rascel. Il pezzo è interessante, ma mi colpisce meno di altri. Trovo anche io un po' troppo enfatica l'interpretazioni. Ne vien da sé che non sono d'accordo con la sua vittoria, ma la considero comunque a suo modo iconica. 

7° posto
Amore senza sole - Johnny Dorelli / Betty Curtis - Non Finalista
Sì, effettivamente parlare dell'amore usando metafore metereologiche non è proprio la scelta più originale di sempre. Il testo di questa canzone, però, riesce a farlo in maniera toccante. Lo stile non è così al passo con i tempi, ma l'ascolto funziona abbastanza. 

6° posto
Notte mia - Johnny Dorelli / Jula De Palma - 10° posto
Un blues che diventa l'inno di tutti noi nottambuli e pensatori insonni. Se il giorno accoglie tra le sue braccia tutto il bene ed il male del caleidoscopico mondo, la notte è per pochi. Solo nostra. Di notte raccontiamo il nostro passato e proponiamo il nostro avvenire. Portatrice di pensieri, speranze e sogni, solo la notte sa essere sincera e introspettiva. Un tema che trovo stupendo per una canzone particolare e di spessore. 

5° posto
È mezzanotte - Joe Sentieri / Sergio Bruni - 5° posto
Ci vuole molto carisma per interpretare al meglio questo brano e devo dire che Joe Sentieri e Sergio Bruni ne hanno da vendere. Il pezzo è molto carino, be  scritto e scanzonato. Parla d'amore senza prendersi troppo sul serio e lo ritengo davvero una bella proposta. 

4° posto
Invoco te - Gino Latilla / Miranda MartinoNon Finalista
Al primo ascolto mi era sembrata una canzone quasi fastidiosa, vista l'enfasi con cui viene interpretata. Di volta in volta, invece, ho cominciato a trovarla bellissima, unica e diversa dal resto. Proprio questo modo di cantare esagerato la rende molto particolare ed accattivante. 

3° posto
Il mare - Giorgio Consolini / Sergio Bruni - 6° posto
Che bop, signore e signori! Potrebbe essere quasi un tormentone estivo, eppure lo hanno sparato così, a gennaio. Lo stile è sicuramente più retrò, ma è meno impegnativo di altri. Tempo tre secondi e quel "I miei baci a te, i tuoi baci a me, ce li porta il mare" non ti uscirà più dalla testa. 

2° posto
Noi - Jula De Palma / Tony Dallara - 7° posto
Ormai è assodato che, dopo questi primi dieci Festival ascoltati, ho un debole per Jula De Palma. La sua versione di questo brano mi ha particolarmente conquistato. Il tema è un po' egoriferito e celebrativo della magnificenza della propria coppia, ma l'arrangiamento e la potenza interpretativa sono entusiasmanti. 

1° posto
È vero - Teddy Reno / Mina - 8° posto     
Siamo appena nel 1960, eppure questo pezzo racchiude già tutto ciò che sarà il decennio musicale appena cominciato. Una canzone modernissima, con un arrangiamento molto interessante e un'interpretazione strabiliante, non nascondiamocelo, soprattutto da parte di Mina. Secondo me è una perla da riscoprire e che funzionerebbe molto bene persino oggi. Per me meritava ampiamente la vittoria di questo Festival 1960. 

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