La quinta main challenge di Drag Race Italia 3 ha trasformato le Queen in un intero corpo docente esperto di trucco, parrucco e tucking. Si tratta di una prova rivelatrice, poiché richiede conoscenze, tecnica, vissuto, capacità di unire informazione e intrattenimento.
Sissy, Melissa e Sypario hanno parlato di modellamento del corpo. Leila, Lina e Silvana hanno svelato i segreti del make-up perfetto, mentre Morgana, La Prada e La Sheeva si sono occupate di parrucche e acconciature.
Ho trovato sufficientemente simpatico il Team Big Bitches, che sul palco ha lavorato in sinergia. L'argomento era forse quello più interessante e più specificamente incentrato sull'arte drag, motivo per cui avrei preferito che alla comicità si affiancassero più informazioni dettagliate. Questo trio ha giocato molto sui doppi sensi e sulla scrittura delle battute, laddove un po' di improvvisazione in più avrebbe potuto fare la differenza.
Sissy se l'è cavata bene nell'introdurre e nel condurre il discorso, sebbene la sua performance si sia limitata pressoché a questo.
Melissa ha giustamente sottolineato di non essere una comedy queen, ma ha gestito il suo segmento in modo ironico, senza rinunciare all'illustrazione dei passaggi. Spero che però la smetta di citare il meme di "Wow, che caldo!".
Da Sypario mi aspettavo qualcosina in più rispetto all'aiutare Felipe ad indossare le protesi. Mi ha steso, però, sul finale quando è andata a rifilare il numero di cellulare al ragazzo del pubblico.
Dovendo scegliere, avrei dato anche io la vittoria al Team Little Bitches. Indubbiamente si tratta della squadra che mi ha fatto ridere di più e che ha combinato meglio il proprio argomento alla gestione del palco. Ottima la dose di spontaneità e anche l'idea di utilizzare uno slogan per avvicinare subito il pubblico.
Leila ha scelto bene la sua squadra, riconoscendo i propri limiti e i punti di forza delle sue compagne, prevedibilmente padrone della situazione. Lei è rimasta un po' fagocitata e ha affrontato la prova in maniera impostata, creandosi un personaggio come paracadute per la timidezza.
Silvana è stata esplosiva in una prova in cui più di altre è stato opportuno che facesse Silvana. Nell'interazione con Felipe è stata esilarante, efficace sia nelle battute scritte che in quelle improvvisate. Avrei davvero seguito per ore un suo tutorial e credo che alla fine avrei dato a lei la vittoria della puntata.
Lina è stata la più tecnica delle tre ed ha ammesso di aver aver fatto un passo indietro per il bene della squadra, rinunciando a qualche battuta facile che però a mio avviso l'avrebbe fatta brillare di più anche nella parte comedy. Sicuramente ha lasciato campo libero a Silvana nell'aspetto pratico della prova, dove sono sicuro che avrebbe fatto molto bene anche lei. La scelta di non andare di persona a truccare Felipe non l'ho condivisa fino in fondo e in fin dei conti si è trasformata anche quella in una assist per la gag di Silvana.
Il Team Gorgeous Bitches è stato un sonoro disastro. L'idea di cominciare con delle domande era buona in partenza, ma ha reso tutto lungo e si è persa l'occasione di interagire con il pubblico in modo divertente. Inutile negare che la prova di questo trio è stata compromessa dalla tensione tra le queen.
Ho trovato Morgana lenta e prolissa, eccessivamente seriosa e con delle battute che non sono andate a segno nel modo in cui avrebbe voluto.
Prada se l'è cavata meglio di lei nella parte emozionale riguardante il suo vissuto personale. Di contro, non ha dato un grande apporto tecnico alla masterclass.
Sheeva è stata molto condizionata dalla discussione con Leila, che secondo me non ha sbagliato nei suoi confronti scegliendo strategicamente le compagne più adatte. Nella masterclass, La Sheeva aveva di nuovo sulla carta il ruolo di sarcastica del gruppo, ma stavolta sembrava essere più reale che recitato, tanto che ho trovato piuttosto inopportune le sue espressioni e i suoi commenti a voce alta nei confronti delle colleghe. Questa dinamica stavolta non le è riuscita, ma è riuscita a Prada proprio nei suoi confronti. Una sola parola tagliente è bastata a mandarla in tilt.
Credo che la giuria avrebbe dovuto avere più polso nel sottolineare gli errori di La Sheeva nel corso di questa prova, così come credo che in generale ci siano giudizi troppo vaghi ed edulcorati che non vanno mai a formulare critiche consistenti laddove ce ne sia bisogno. Trovo sia un punto su cui la versione nostrana debba ancora lavorare parecchio.
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