
Per la maxi challenge del quarto episodio del quarto episodio, le concorrenti della Season 16 hanno dovuto simulare una diretta di ... di ... boh, di qualunque cosa riesca a divertire RuPaul.
Diciamo che si è trattato di un pout pourri di contenuti e generi attorno al vero senso della prova, ossia inserire l'esibizione della padrona di casa sulle note della sua canzone country.
Prima di passare in rassegna le performance delle nostre eroine, occorre ricordare che nella Werk Room non regna esattamente il clima cordiale che ci si augurerebbe tra chi deve spartirsi dei ruoli attoriali senza moderatore alcuno.
Geneva si domanda perché la scorsa puntata sia stata lei a finire a rischio eliminazione e non Mirage. Q pensava di vincere e rivendica tutto quello che lei ha fatto e che mancava a Nymphia. Jane e Amanda affrontano gli strascichi della loro discussione, con la seconda ringalluzzita che snocciola uno shade dopo l'altro. Per nulla male la battuta sulle stelle piene di gas quando Jane si vanta di essere una star.
Prego vivamente che alla reading challenge arrivi il prima possibile, non sia mai una di loro dovesse essere prematuramente eliminata.
La diretta di questa specie di Live! Non è la D'Urso comincia con una sorta si pre-show gestito da Xunami e Morphine, vagamente ubriache. Da parte loro non una performance prettamente memorabile, ma comunque migliore di quella delle Queen in collegamento con loro. Parlo di Mhi'ya, nel ruolo di un'inviata pronta a raccontarci il diluvio universale, e di Geneva, a cui è capitata la parte di una senatrice realmente esistente che però non ha mai visto in vita sua.
Come inizio non ci siamo proprio e, dal momento che non ho riso nemmeno mezza volta, per me potevano mandarle tutte e quattro in bottom sulla fiducia.
Mirage è riuscita a strappare a Sapphira il ruolo della conduttrice della serata, convinta che non avere un personaggio da caratterizzare potesse essere d'aiuto ad affrontare la prova nei panni di sé stessa. Un punto di partenza a mio avviso sbagliato, poiché avere una caratterizzazione avrebbe aiutato a rendere tutto più fresco e spigliato, o comunque a tenere come riferimento un personaggio per tenere meglio il palco e dare più carisma. Forse è proprio la mancanza di una personalità spiccata sul palco ad aver mandato in crisi Mirage sin dalla preparazione della prova. Io, però, devo ammettere che non l'avrei mandata tra le due peggiori e che, anzi, ho apprezzato questa sua voglia di mettersi in gioco e di prendersi il rischio di un ruolo piuttosto lontano dalla sua indole. Vero che Drag Race è una competizione che non si vince con le sole buone intenzioni, ma c'è chi ha fatto meno e peggio.
Dopo l'halftime show di RuPaul, la linea passa a Megami e a Plane Jane per una sorta di spot ammiccante che non mi ha fatto poi così impazzire. Jane ha sicuramente schiacciato il pedale della caratterizzazione con un personaggio a tratti già visto e che le ha assicurato un post in Top 3 a mio avviso piuttosto generoso, complice anche la sfilata.
Mi è molto piaciuto, invece, il segmento gestito da Dawn e Amanda, che secondo me è stata derubata della Top3 proprio dalla sua nemicamatissima. Se Dawn è stata da safe, Amanda ha dato prova di una performance più consistente, professionale ma anche esilarante e super espressiva. Tra le migliori spicca decisamente anche Q, che è riuscita a rendere una divertente realtà tutto il potenziale che aveva intravisto nel personaggio del mattone di Stonewall che rivendica l'origine di tutte le conquiste della comunità LGBTQIA+.
A chiudere la prova è il terzetto composto da Plasma, Nymphia e Sapphira. Tutte e tre le Queen sono state più che all'altezza del ruolo richiesto, rendendo il proprio contenitore uno dei più riusciti. Concordo, però, con la brillantezza della performance di Plasma ispirata a Barbra Streisand. Per troppo rispetto al suo mito, inizialmente Plasma non voleva cimentarsi con questo ruolo, che ha poi portato avanti sfoggiando le sue capacità attoriali, la sua mimica e il suo linguaggio del corpo. C'è da dire che il ruolo se l'è beccato perché le troppo amiche Dawn, Q e Amanda non si sono volute separare lasciando a Plasma il ruolo a cui puntava.
Plasma vince la puntata, con Q che per l'ennesima volta finisce tra i migliori senza vincere. Mhi'ya viene ancora miracolosamente graziata dal panel e Geneva si ritrova nuovamente al lipsync, stavolta contro colei che ad inizio puntata aveva indicato tra le peggiori: Mirage.
Sarà proprio quest'ultima ad avere la peggio in uno scontro in cui la scarsa conoscenza del testo porterà ad un labiale sconclusionato. RuPaul non potrà far altro che eliminarla e la reazione della giovane concorrente, rimasta sul palco a piangere tutte le sue lacrime, è a dir poco straziante. Se ne andrà senza neanche decantare la sua exit line, nonostante il tenero tentativo di Ru di rincuorarla.
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