Ed è arrivare il momento di stilare il ranking della runway della seconda première di RuPaul's Drag Race 16.
Per l'occasione, il tema scelto su cui far sfilare le sette nuove Queen è ... lo stesso dell'altra volta, ma con un nome diverso.
7° posto - Mhi'ya Iman Le'Paige
I colori e l'omaggio alle proprie radici sono, senza ombra di dubbio, gli aspetti più riusciti di questa proposta. L'idea di togliere un mantello e rivelare un body con la stessa identica stoffa fa sembrare il tutto un unico outfit e non due abiti differenti. Un grande no per i capelli color giallo evidenziatore che fuoriescono dal copricapo.
6° posto - Geneva Karr
Il passaggio da Mario a Maria mi è molto piaciuto, sebbene fosse un po' didascalico. Ciò che mi ha convinto di meno è l'aspetto dell'abito finale, che non va oltre il carino. Mi è sembrato un po' troppo comune, mentre avrei preferito qualcosa di più ricercato e appariscente. Più interessante l'abito iniziale in stile mariachi. Ho trovato comunque corretta la modalità del ruveal, che non si è limitata al togliere un capo in funzione di un altro.
5° posto - Hershii LiqCour-Jeté
Anche se il ruveal di Hershii consisteva letteralmente nel togliersi il voluminoso soprabito, devo dire che ho molto apprezzato l'impatto visivo del suo abito marrone, che proponeva una bella silhouette. Devo concordare con Michelle Visage, però, sulla rifinitura inferiore della gonna, che a mio avviso non era precisissima e cadeva ad un'altezza né abbastanza lunga e né abbastanza corta. Belli trucco e acconciatura.
In questo episodio Jane ha puntato tutto sull'effetto spiazzamento e sul divertimento. Il suo ruveal, ancora una volta, ha voluto raccontare una storia disarmante ed inaspettata, ma il problema è che ho di gran lunga preferito l'immagine iniziale, preziosa ed austera, a quella finale dallo stile casual. Ho deciso di mettere Jane al quarto posto perché il senso del ruveal è più rispettato di altri, a prescindere dall'effettivo outift. Anche il racconto di sé era on point, un po' meno il segno del collo che non nasconde come dovrebbe il seno finto. Ottima l'idea di portarsi avanti per lo Snatch Game di Francesca Cipriani.
Siamo d'accordo che mostrare un paio di pupille disegnate sul palmo delle mani non possiamo considerarlo un ruveal, ma l'abito è troppo bello per poter essere scavalcato dai calzoncini di jeans di Jane o dal prendisole di Geneva. Come temevo, la storytelling concettuale ricamato attorno a questa passerella ha fatto perdere di vista il focus del tema. Megami, do you know Sypario.
Il divertente costume da San Marzano nasconde un bellissimo abito che ricorda la silhouette di Madonna nel videoclip di Papa Don't Preach. Un look veramente accurato, e anche sexy, che ci mostra una Plasma del tutto differente da quella che avevamo visto e che ci saremmo immaginati. Incantevoli il make-up e l'acconciatura in stile grappolo di pomodori ciliegini, a tratti anche un po' natalizia.
1° posto - Nymphia Wind
Ma ndo vai se la banana non ce l'hai? Non so per quale motivo anche questa proposta di Nymphia sia a tema banane e un po' vorrei che lo fossero tutti gli outfit che ha intenzione di proporci. Resta il fatto che il cerchio della vita che va dal germoglio, alla maturità, alla marcitura è a dir poco geniale. Se Lady Gaga si vestiva di bistecche, a Drag Race abbiamo la versione vegana con i caschi di Chiquita. La parrucca è stratosferica, roba da far impazzire i Minions.
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