Mentre si onorano gli eliminati, i concorrenti sottolineano come la catena di
salvataggio abbia permesso l’avanzamento nel gioco di donne e persone queer.
Come dicevamo, il tema della rappresentazione è qualcosa di molto importante e
sentito. Nella storia dei reality e dei game non è stato sempre facile trovare
cast più rappresentativi ed inclusivi e oggi, nonostante i numerosi passi in
avanti, soprattutto all’estero, l’esigenza di cast a tutto tondo è ancora forte
e merita di trovare condivisione. Bello constatare, dunque, che Squid Game – La
Sfida stia costituendo un esempio virtuoso e che abbia affrontato questo discorso.
In attesa del gioco successivo, conosciamo le storie di Phill e Mikie. Il primo, che gioca con il 451, è un ragazzo mite e pacifico che in passato è stato vittima di bullismo. Si descrive come un ragazzo spontaneo e di fatti è la sensazione che si ha osservandolo. Mikie, con il 254 arriva dall’Irlanda e ha sposato una donna con due figli, da cui ne ha avuti altri tre. Racconta di non fare alcuna distinzione e che una delle sue figlie ha dei bisogni particolari per cui il montepremi sarebbe di enorme aiuto.
Le immagini ci lasciano intuire che presto assisteremo al gioco del ponte di vetro, ma prima bisogna scegliere l’ordine con cui i 20 concorrenti affronteranno questa iconica sfida. Per farlo, ciascuno dei concorrenti pescherà un peluche da una macchina che ha all’interno un braccio meccanico. Ogni peluche contiene una pettorina con un numero da 1 a 20 che il giocatore di turno provvederà ad assegnare ad uno degli avversari. Un altro affascinante meccanismo psicologico e strategico, se si tiene conto che i concorrenti con i numeri più bassi avranno praticamente la certezza matematica di non potersi salvare.
A beccarsi la pettorina con il numero 01 dalle mani di Jackie (393) è TJ (182), che nell’episodio precedente era stato eletto capitano e aveva dato il via alla catena di salvataggio. La ragazza afferma di non avere nulla contro di lui e che è proprio perché rappresenta il loro leader che riuscirà a guidare tutti loro anche in questa difficile prova. Per ironia della sorte, TJ pescherà il peluche con il numero 20 e sarà ancora una volta una sua decisione salvare matematicamente qualcuno traghettandolo verso il gioco successivo. La sua scelta va nuovamente in favore di Mai (287), che prima di cominciare lo aveva ringraziato per averla salvata durante la catena. Durante un confessionale, Mai racconta di sentirsi in colpa di aver dubitato di TJ che si è invece dimostrato realmente disposto a guardarle le spalle.
Il ponte di vetro, a guardarlo, è davvero qualcosa di spaventoso. Per superarlo, bisogna affrontare 17 coppie di piastrelle di cui una permette di sostare al di sopra e l’altra farà cadere il concorrente nel vuoto. Avanzeranno tutti i giocatori che in 30 minuti riusciranno a superare il ponte.
TJ è pronto a partire, consapevole del fatto che le probabilità di indovinare per diciassette volte consecutive quale sia la piastrella giusta sono umanamente inesistenti. A condividere una proposta molto interessante è il giocatore 418, Roland. L’idea è quella di fare gruppo e di raggirare le probabilità avverse rendendo le possibilità di successo identiche per tutti i concorrenti. Se per ogni coppia di piastrelle sceglierà un giocatore diverso, dandosi i turni, allora ognuno di loro dovrà compiere una sola scelta e tutti avranno il 50% di possibilità di farcela e nessuno sarà svantaggiato. Seguendo questo piano, dunque, TJ sceglierà tra le piastrelle della prima coppia, sarà poi la volta del secondo giocatore in ordine, poi del terzo e via dicendo. La rotazione, chiaramente, non riguarderà i giocatori che occupano le posizioni 18, 19 e 20. Hallie, Amanda e Mai sono già qualificate, dato che le coppie di piastrelle sono 17. Se quindi TJ dovesse scegliere la casella giusta, si aggiungerebbe ai giocatori automaticamente qualificati e il piano di Roland riuscirebbe a portare in salvo il maggior numero di concorrenti possibile e a sacrificarne di contro il meno possibile, contando che qualcuno inevitabilmente sceglierà la casella sbagliata.
Se alcuni sposano l’idea di Roland, altri preferiscono che ognuno pensi a se stesso e che si segua l’ordine così come va inteso. TJ, essendo il primo, ha poco da decidere, ma se prima si sentiva spacciato, adesso riesce ad immaginare uno scenario in cui contro ogni pronostico potrebbe riuscire a spuntarla ugualmente. Con questo nuovo spirito sceglie la casella su cui saltare. Una volta atterrato, però, vediamo il suo corpo cadere nel vuoto in un sobbalzo che ci lascia atterriti come se fossimo lì insieme agli altri concorrenti. A Charles (221), che salta per secondo, le cose non vanno affatto meglio.
Il terzo secondo l’ordine è Trey (301). Dopo aver percorso le caselle non scelte da Tj e Charles, TJ si trova di fronte alla terza coppia di caselle, davanti alla quale compiere la sua personale scelta, che per sua fortuna va a buon fine. Seguendo il piano concordato, la giocatrice 077, Marina, accetta di prendersi la responsabilità della quarta scelta, che si traduce in un volo nel vuoto. A questo punto, Trey spera che sia Ashley (278) a superarlo e a fare il suo dovere di quinta secondo l’ordine. Ashley, però, non ha la minima intenzione di farlo e, in confessionale, racconta di non aver mai detto di essere d’accordo con il piano proposto. La sua posizione è molto interessante perché, se da un lato è vero che lo scopo non è fare gioco di squadra ma avere la meglio sugli altri concorrenti, è altrettanto vero che questa del ponte di vetro è una sfida in cui la strategia di gruppo potrebbe davvero aiutare ad uscirne al meglio. Se tutti ragionassero come lei, in caso di caduta di Trey, toccherebbe a lei dover scegliere tra piastrella destra e piastrella sinistra per una dozzina di volte e non per una volta sola. Mentre Ashley resta ferma nella sua postazione, la puntata si chiude con il salto di Trey sospeso in aria verso la casella successiva.
Commenti
Posta un commento